La Brabham BT20 è un'auto di Formula 1 utilizzata dal team Brabham di Formula 1 nel 1966 e nel 1967, nonché da numerosi privati dal 1967 al 1969 motorizzata Repco 8 cilindri RB 620 3 litri.
Precedenti proprietari:
1966 Brabham Racing Organisation GB
1967 Guy Ligier (F)
1968 Charles Vögele (CH)
Ulteriori proprietari:
Franz Albert A
Jo Siffert CH
Chassiang de Borredon F
Steve Hitchins GB
Stephen Grisworld USA
Abba Kogan USA
Attuale proprietario:
Joannis Inglessis GR
(restauro originale
di Peter Rosenmayer D)
Car information
No. telaio: BT20 – F1 – 2 - 66
Anno di costruzione: 1966
Telaio: Multi-tubolare spaceframe in alluminio
Freni: a disco su 4 ruote
Passo: 2’375 mm
Carreggiata: 1’380 mm ant. 1’385 mm post.
Ant. : 4.75/10.00x15” ant. cerchio 8”
Post.: 6.00/12.00x15” post. cerchio 10”
Peso: ca. 568 kg
Colore: rosso con striscia bianca sul cofano
Motore
Motore: - Repco Tipo RB 620
Trasmissione: - trasmissione Hewland DG 300
Cilindri: - 8 cilindri 90° V 88.9x60.3 mm 2995cm³
Accensione: elettronica Bosch
Iniezione: - iniezione meccanica Lucas
Potenza: 312cv a 7200 giri
Corse disputate
1968
III Daily Mail Race of Champions, Brands Hatch GB
#19 Formula 1 circuito - DNF pressione olio
XX Daily Express International Trophy, Silverstone GB
#15 Formula 1 circuito - 7° assoluto
XXVI Grand Prix de Monaco, Monte Carlo MC
#21 Formula 1 circuito - DNQ 16° in prova
XVI Grote Prijs van Nederland, Zandvoort NL
#22 Formula 1 circuito - 5° assoluto
XXXIII British Grand Prix, Brands Hatch GB
#19 Formula 1 circuito - NC
XXX Grosser Preis von Deutschland, Nürburgring D
Formula 1 circuito - DNS motore
X Gran Premio della Lotteria, Monza I
#12 Formula 1 circuito - DNQ
Kerenzerberg CH
#37 Formula 1 corsa in salita - 1° assoluto
Monaco GP - F1
Sunday May 26 1968 - Circuit de Monaco, Monaco
Italian GP - F1
Saturday September 8 1968 - Autodromo Nazionale di Monza, Italy
British GP
Saturday July 20 1968 - Brands Hatch, United Kingdom
British GP
Saturday July 20 1968 - Brands Hatch, United Kingdom
Dutch GP
Sunday June 23 1968 - Circuit Zandvoort, Netherlands
Nationales Kerenzerbergrennen
Sunday September 29 1968 - Kerenzerberg, Switzerland
Italian GP - F1
Saturday September 8 1968 - Autodromo Nazionale di Monza, Italy
Monaco GP - F1
Sunday May 26 1968 - Circuit de Monaco, Monaco
Monaco GP - F1
Sunday May 26 1968 - Circuit de Monaco, Monaco
Le corse con la Brabham BT20 F1
Il 1968 ha visto Silvio Moser correre esclusivamente al volante della Brabham di F1 e della Tecno di F2. Charles Vögele è sempre concentrato sul campionato svizzero che tiene moltissimo a vincere, tanto da investire notevoli mezzi finanziari, comperando macchine che gli consentano il risultato sperato. Dopo l’esperienza dell’anno scorso con Silvio e la Cooper ATS, ha confermato fiducia al nostro pilota ma è evidente che la Cooper-ATS dev’essere sostituita con una macchina più performante per correre in circuito, anche nelle gare di campionato svizzero. Infatti, Vögele l’anno scorso non poteva competere con Jo Bonnier, il fortissimo pilota svedese domiciliato nel Canton Vaud, che si diverte nel disputare alcune gare del nostro campionato nazionale. Per questa ragione, acquista dal pilota Guy Ligier una Brabham Repco BT-20 già appartenuta al pilota ufficiale Dennis Hulme, dotata di due motori, che correrà nelle gare in circuito del campionato svizzero. Nelle nostre corse in salita parteciperà invece con una Brabham BT23B Intercontinental con motore Climax 2,7 litri. Iscrive Moser in diversi Gran Premi di F1.
Brands Hatch – Silvio Moser in azione con la Brabham BT20 Repco.
Ed ecco cosa racconta Beat Schenker.
Io mi occupo di una F2 privata di Moser ma lui e Vögele si sono accordati affinché io possa dare una mano a Silvio anche alle corse di F1.
Brands Hatch, 17 marzo.
La prima corsa alla quale partecipo è a Brands Hatch, gara non inserita nel calendario del campionato mondiale. Vögele si è iscritto a una corsa in salita in Belgio molto vicino a Spa, che si trova sulla strada verso la Gran Bretagna. All’ultimo momento la corsa è annullata causa pioggia: il tracciato, inondato dall’acqua che scorre come un fiume, è troppo pericoloso e noi possiamo proseguire oltre Manica per disputare le prove della III Race of Champions sul circuito di Brands Hatch.
Brands Hatch – Silvio Moser parte con la Brabham BT20 Repco.
Anche se non possiamo pretendere miracoli con una vettura di due anni fa, i tempi staccati da Moser sono di tutto rispetto e si classifica all’undicesimo rango sulla griglia di partenza. In gara va abbastanza bene ed è quattordicesimo, fino a che si deve fermare al settimo giro per il calare della pressione dell’olio. Porto il motore a Guildford, la sede della «Brabham Racing Organisation» (BRO), e poi ritorniamo in Svizzera.
Brands Hatch – III Daily Mail Race of Champions.
Silverstone, 27 aprile.
Silvio ed io giungiamo in aereo a Silverstone, per questa sua seconda gara con la BT20, sempre al di fuori del campionato mondiale.
Il telaio è pronto e il motore, revisionato da Brabham è appena arrivato, così aiuto a montarlo. È già abbastanza tardi quando siamo pronti per avviarlo, ma non vuole saperne di mettersi in moto. Da come scoppietta nel tentativo, ho l’impressione che si tratti di un difetto nell’ordine d’accensione, ma quanto detto da un “principiante” non è preso in considerazione.
Silverstone International Trophy: Silvio Moser, Brabham-Repco BT20 in battaglia con Chris Amon, Ferrari 312.
Allora via a smontare il motore dalla Porsche di Vögele e installarlo nella Brabham per disputare le qualifiche. In prova si nota chiaramente che il motore non è performante e Silvio conferma che non raggiunge i giri massimi. Dopo le prove cambiamo nuovamente i motori e tentiamo di far girare quello fresco. Non so quali e quanti tentativi abbiamo compiuto. Basterebbe rivedere l’ordine d’accensione perché alla Brabham devono aver montato lo spinterogeno in modo errato ed il problema si risolverebbe. Ho già pronti gli attrezzi per correggere il difetto ma sono subito bloccato: il motore non va toccato! E allora, fuori il motore e dentro l’altro. E va bene, la corsa è andata così, Silvio ce la fa ad arrivare alla fine e si piazza settimo. Per farci un po’ di pubblicità Vögele aveva invitato Mäni Weber, molto conosciuto in Svizzera interna.
Monte Carlo, 25 maggio.
E così arriviamo a Monte Carlo, che per me sarà l’ultimo di quest’anno. L’appuntamento è di fronte al Casino: arriva il camion con dentro la Porsche mentre la Brabham BT20 è su di un rimorchio a traino. Perciò, prima delle prove, la dobbiamo ripulire. Da sempre, al Gran Premio di Monaco il numero dei partecipanti è limitato. Quest’anno a 16 ma con 8 con posto garantito, di solito assegnato dal team al suo secondo pilota. In prova va tutto abbastanza bene fino a 20 minuti dal termine e Silvio, mettendo dietro di lui anche piloti dal posto garantito, si assicurava il diritto alla partenza.
GP Monte Carlo – Silvio Moser nelle prime fasi delle prove di qualifica.
La Brabham ha un sistema di semiassi di trasmissione composto di due crociere per il movimento in alto e in basso. Il movimento laterale è supportato da tubi, uno fissato sulla flangia del cambio l’altro sul semiasse. Il tutto è tenuto insieme da un giunto Metalastik ROTOFLEX (fatto di gomma) che serve anche da parastrappo.
Un sistema sicuro anche in caso del cedimento di uno dei componenti. Quando Silvio arriva al box per un ultimo rifornimento di carburante per terminare la prova, si fa il solito controllo visivo, e succede il fattaccio. Uno dei ROTOFLEX è leggermente imbiancato, segnale di cedimento imminente. Come scritto sopra, non vi è nessun pericolo, non però per il manager e il meccanico di Vögele che non hanno capito il funzionamento del sistema. Ma io sono un principiante, quello che conta è il loro parere e non si prova più. Così chi finora era sempre stato dietro a Silvio riesce a superarlo e ci manda a casa. Non riesco a trattenere un forte «Arschlöcher» e non vorranno più vedermi per il resto della stagione.
GP Monte Carlo – Silvio fermo ai box osserva le prove di qualifica.
Zandvoort, 23 giugno.
Con una macchina vecchia di due anni non si può sperare granché, specialmente quando si corre in un circuito veloce come questo olandese, e Silvio si qualifica al 17° rango precedendo solo Lucien Bianchi con una Cooper-BRM e Joachim Bonnier alle prese con una recalcitrante McLaren-BRM. In gara però, condizioni meteorologiche pessime con pioggia e vento che porta la sabbia delle dune in pista rendendola pericolosamente scivolosa, la maestria di Moser gli consente un vero capolavoro.
Zandvoort - Silvio Moser partendo dalle retrovie si lancia all'inseguimento.
Vince Jackie Stewart, il suo vecchio avversario in F3, con la Matra ufficiale, ma Silvio si piazza quinto fra i blasonati piloti delle due Ferrari e, primo pilota ticinese, conquista due punti nel Campionato mondiale di F1.
Zandvoort - Silvio Moser in condizioni estreme si lascia alle spalle Graham Hill sulla Lotus Ford.
Zandvoort - Silvio Moser si avvia verso uno strepitoso risultato.
1968 giugno 23, Dutch Grand Prix - Zandvoort NL.
Brands Hatch, 21 luglio.
Durante le prove problemi alla leva del cambio che rendono difficile l’inserimento delle marce, sono la causa di un’uscita di pista senza gravi danni alla macchina.
Brands Hatch – Silvio Moser esce di pista nelle qualifiche senza apparentemente nessun danno.
Nonostante l’incidente, Moser ha potuto prendere il via alla gara seppur dal diciannovesimo rango nella griglia di partenza. Durante la corsa, per il perdurare del malfunzionamento del cambio, è costretto a due fermate al box ma continua caparbiamente giungendo undicesimo al traguardo.
Purtroppo, avendo percorso solo 52 giri, non è classificato.
Rimane la soddisfazione di vedere una gran bella vittoria di Jo Siffert che, partito quarto con la sua Lotus, infligge oltre quattro secondi a Chris Amon su Ferrari.
Brands Hatch – Silvio Moser con la Brabham BT20 Repco all'inseguimento di Jean-Pierre Beltoise su Matra MS11.
Brands Hatch – Silvio in prova seguito da John Surtees su Honda che sarà quinto in gara.
Nürburgring, 4 agosto.
Qui la Brabham non giunge neppure in pista perché il motore si rompe non appena messo in moto. Secondo il tecnico della Repco Brabham il difetto è conseguenza dell’uscita di pista di Brands Hatch ma io non capisco come mai nessuno lo avesse notato perché noi abbiamo sempre cambiato olio e filtro e questo difetto doveva essere notato in precedenza. Il secondo motore era appena stato venduto a Foitek insieme con la Porsche 910 e non restava che tornarsene a casa.
Contributo spedito da Aldo Pessina all’Eco dello Sport.
Monza, 8 settembre.
In questa pista velocissima appare la Matra di Servoz-Gavin dotata di grandi alettoni posteriori, sospesi alti sopra la macchina e diversi piloti provano questa soluzione che non tutti, il nostro Siffert compreso, useranno in gara.
Monza, 7 settembre, un giovane Bruno Pescia al box con Silvio Moser.
Corsa per noi proibita dalla sfortuna che nuovamente si accanisce. Infatti, nel corso della prova di sabato, la Brabham del Vögele Racing Team perde la ruota anteriore sinistra in piena curva sud.
Silvio evita di uscire di strada e rientra ai box su tre ruote. Riparazione impossibile e abbandono.
Monza, 7 settembre, Silvio rientra al box:
la BT20 ha perso una ruota! Aldo Pessina con il crick nulla può fare..
Kerenzerberg, 29 settembre.
Vögele ha perso la speranza di vincere il campionato svizzero e affida a Silvio la BT20 per la corsa del Kerenzerberg che si di-sputa per la prima volta. Vuole verificare se veramente questa macchina sia competitiva nelle gare di salita. È un percorso di 2,900 chilometri, più adatto per le F2 piuttosto che per una macchina potente e pesante e le prove di sabato sotto la pioggia mettono alla prova la grande sensibilità di Moser che ben si destreggia sul tracciato sinuoso.
Kerenzerberg, 28 settembre – Silvio maestro sull’acqua.
Kerenzerberg, 29 settembre – Finalmente verso una vittoria!
Domenica però il tempo volge al bello e la strada asciutta fa presagire un grande duello fra Silvio e Xavier Perrot che, con la sua Brabham di F2, appare avvantaggiato sia per la sua bravura di grande specialista della montagna, sia per il mezzo più agile e maneggevole. Infatti, Xavier sale in 1’28”99/100 ma Silvio lo supera di 1” e 72/100. Nella seconda salita Moser fa ancora meglio, segna il record della corsa in 1’26”94/100 alla media incredibile per questo tracciato di 120,08 chilometri orari.
E così il nostro Silvietto ha dimostrato a Vögele che la sua macchina può vincere nelle corse in salita, con il pilota giusto beninteso!