Jaguar XK120C (Tipo C del 1953)

La Jaguar C-Type, nota inizialmente come XK120-C, dove C sta per Competition, è una vettura da competizione prodotta dalla casa automobilistica britannica Jaguar tra il 1951 e il 1953.

Data di consegna:

10.04.1953

Ulteriori proprietari:

Hans Maag (CH)
Sir Antony Bamford (GB)
Richard L. Hubbard (GB)
Nigel Bradshaw (GB)
David Mulvaney (GB)
Midland Motor Museum (GB)

Attuale proprietario:

Jaguar Daimler Heritage Trust Coventry (GB)
Colore attuale: British Racing Green

Car information

  • No. telaio: XKC 045
  • No. carrozzeria: K - 1045
  • Anno di costruzione: 1953
  • Freni: a tamburo su 4 ruote (le vetture ufficiali sono dotate di freni a disco su 4 ruote)
  • Passo: 2’438 mm
  • Carreggiata: 1’295 mm ant. / post.
  • Lunghezza: 3’960 mm
  • Larghezza: 1’640 mm
  • Pneunatici : 6,00/6,50 x 16
  • Cerchi: Dunlop a raggi da 16"
  • Lunghezza: 4’034 mm
  • Larghezza: 1’720 mm
  • Altezza: 973 mm
  • Peso: ca. 1100 kg
  • Colore: Rosso

Motore

  • Motore: No. E – 1046 - 8
  • Trasmissione: a 4 marce e retromarcia
  • Cilindri: 6 cilindri in linea 83x105mm 3442 cm³
  • Alimentazione: 2 carburatori SU (vetture ufficiali iniezione)
  • Potenza: 203 CV a 5800 giri

Corse disputate

Storia

  • Mario Tadini / Franco Cortese I - 1000 Miglia
  • Ivo Badaracco CH - 3° allo SwissGP del Bremgarten (BE) - +1600 cm³
  • Silvio Moser CH - sua prima vettura da corsa

1960

  • Slalom Payerne CH

    # monoposto oltre 1100 cc. - slalom - 3° di categoria

1961

  • Corso pilotaggio Montlhéry F

    #15 Classe n° 4 - 1° su circuito 2 - 1° su circuito 1

  • Mitholz-Kandersteg CH

    #30 monoposto oltre 1100 cc. - corsa in salita - 3° di categoria

  • Slalom Dübendorf CH

    # monoposto oltre 2000 cc. - slalom - 1° di categoria

  • Klosters-Davos CH

    # monoposto oltre 1100 cc. - corsa in salita - 2° di categoria

  • SAR Weekend Agno CH

    #67 monoposto oltre 1100 cc. - slalom - 1° assoluto con Partenza «Le Mans»

Jaguar XK120C (Tipo C del 1953)

Sunday May 07 1961 - Mitholz-Kandersteg, Switzerland

Jaguar XK120C (Tipo C del 1953)

1961 - Vaglio, Switzerland

Jaguar XK120C (Tipo C del 1953)

1961 - Vaglio, Switzerland

Jaguar XK120C (Tipo C del 1953)

1961 - Vaglio, Switzerland

Jaguar XK120C (Tipo C del 1953)

Sunday August 27 1961 - Klosters-Davos, Switzerland

Jaguar XK120C (Tipo C del 1953)

1961 - Preparazione per il collaudo, Switzerland



Estratto da l’Eco dello sport del 1974

di Gian Paolo Foletti

Ad inizio 1961 Silvio Moser perfezionò l’accordo con Ivo Badaracco per l’acquisto della Jaguar XK 120 C. Si trattava di una vecchia e superata macchina da corsa con la quale Badaracco aveva gareggiato con successo, tanto che al Bremgarten era riuscito a cogliere il successo pieno. Considerata come automobile per la categoria «corsa», Moser avrebbe potuto apportarle le modifiche desiderate, ma si sarebbe dovuto affrontare un problema macroscopico rappresentato dal costo di tale operazione. Moser si accontentò quindi della macchina così com’era e, deciso a farsi le ossa con quel bolide tutto motore, si iscrisse al corso di pilotaggio di Montlhéry vicino a Parigi della durata di tre giorni. Si trattava del corso più prestigioso e completo in tutta Europa organizzato dall’ACS in collaborazione con il SAR svizzero al quale partecipavano circa duecento allievi piloti e «gentleman driver».



1961, lista partecipanti al corso di pilotaggio a Montlhéry.



Fummo in molti a prepararci alla trasferta parigina: oltre a Silvio, Tommy Spychiger, Piero Galfetti, Aristide Quadri, Giorgio Bobone e Philip Günther. Gli istruttori di quel corso erano, oltre al nostro Tommy Spychiger, Edgar Barth, Karl Foitek, Paul Frère, Walter Lambert, Heinz Meier, Hubert Pattey, Hans Stanek, Hans Stuck e Piero Taruffi. Piloti famosi, alcuni dei quali ormai già deceduti, che rappresentavano il fior fiore dei maestri di guida d’allora.
Partimmo animati da una vera e propria febbre sportiva, ignari di cosa potesse rappresentare un corso di pilotaggio e – lo confesso – credendo che probabilmente si trattasse unicamente di una semplice passeggiata per gente che non sapesse «schiacciare l’acceleratore». A vent’anni si crede di saper guidare, di es-sere infallibili.
La trasferta di per se stessa era già stata un’avventura eccezio-nale. Ognuno con la propria macchina, in fila indiana fino a Basilea. Ma prima della frontiera Moser aveva già alzato bandiera bianca. La sua Jaguar denunciava difetti di carburazione e tossiva paurosamente. E quanto beveva quella macchina, accidenti! Fatto sta che noi proseguiamo verso Parigi e Moser ci avrebbe raggiunto strada facendo. Infatti, preceduto da un boato assordante da «Mille Miglia» ci raggiunse a un centinaio di chilometri dalla capitale francese, in un «bistrot» di camionisti sul ciglio della strada.



1961, corso di pilotaggio a Montlhéry – Paul Frère – pilota e istruttore.



Di lì partimmo di nuovo tutti verso la capitale in cerca dell’albergo situato nei pressi della stazione centrale. Ma non avevamo fatto i conti con il caotico traffico del centro, con le colonne di macchine ferme, con gli inevitabili imbottigliamenti. A un certo punto, nel bel mezzo di Parigi, Silvio mi si affianca dicendomi d’andar più forte perché la temperatura della sua Jaguar era salita paurosamente. Quanti gradi – chiedo a Silvio: «Mi sa mia. Manometro già fai dü gir». Diceva che il manometro aveva già superato di due volte il massimo. Ci fermammo. Silvio aprì prudentemente il tappo dando vita ad un getto d’acqua bollente alto una decina di metri che ricadde sul pubblico (imprudente) dei curiosi.
La sua Jaguar non aveva la ventola e non esistevano ancora a quel tempo le apparecchiature d’oggi che inseriscono automaticamente la ventola a una ben precisa temperatura.
Fu un’esperienza, tutto sommato, molto divertente. La mattina ci si svegliava di buon ora per raggiungere il circuito di Montlhéry e si rientrava la sera, abbastanza stanchi. Già al termine della prima giornata alcuni istruttori erano entusiasti di Moser, tanto che si passavano la parola e quasi tutti questi istruttori si assentavano per osservarlo arrancare sulle strette curve del circuito. Fra i più bravi sui tratti misti, il migliore nella frenata e persino il più veloce nello slalom. Il che era tutto dire, con quella macchina…
Al termine del corso Silvio era visibilmente soddisfatto per il risultato ottenuto e per aver avuto la possibilità di conoscere meglio quella macchina del tutto particolare. Gli istruttori l’avevano dichiarato «miglior allievo in assoluto» del corso di pilotaggio.





Jaguar MK2 3.8 L

La MK2, nota anche come Mark II è un'autovettura di lusso prodotta dalla Jaguar dal 1959 al 1967 solamente in versione berlina, era una vettura veloce, spaziosa e dalla linea gradevole.

Auto da trasporto di:

Tommy Spychiger (CH)

Car information

  • Produzione: dal 1959 al 1967
  • Freni: freni a disco su 4 ruote
  • Passo: 2’718 mm
  • Carreggiata: 1’410 mm ant. - 1'375 mm post.
  • Altezza: 1’473 mm
  • Lunghezza: 4’572 mm
  • Larghezza: 1’702 mm
  • Pneunatici : 175/80/15
  • Lunghezza: 4’034 mm
  • Larghezza: 1’720 mm
  • Altezza: 973 mm
  • Peso: ca. 1440 kg
  • Colore: Bianco

Motore

  • Motore: anteriore longitudinale
  • Trasmissione: manuele a 4 rapporti e retromarcia
  • Cilindri: 6 cilindri in linea 3781 cm³
  • Alimentazione: 2 carburatori SU
  • Potenza: 220 CV a 5500 giri

Corse disputate

1962

  • Slalom Payerne CH

    #32 Turismo di serie - corsa in salita - 1° di categoria SAR Weekend



Estratto da l’Eco dello sport del 1974

di Gian Paolo Foletti

Si affacciavano intanto i soliti problemi finanziari. Correre con una monoposto non era certamente facile anche perché le spese erano ingenti: pezzi di ricambio, riparazioni, trasferte incidevano in modo crudele sul magro bilancio di Silvio Moser. Fu proprio Tommy Spychiger ad offrire un "posto di lavoro" a Silvio. Gli propose infatti di portare la sua Porsche RSK, incappucciata su di una speciale roulotte e trainata dalla Jaguar 3,8, sui campi di gara. In quel periodo il pilota di Castagnola partecipava seriamente al campionato europeo della Montagna e Silvio accettò di buon grado.



1962, la Jaguar MK2 3,8 traina la Porsche RSK di Tommy Spychiger.



Ma vedere questo ragazzo ad una corsa automobilistica, privato di un mezzo per correre, era come vedere una tigre del Bengala in una cabina telefonica. Silvio vibrava dalla voglia di salire anch'egli lungo il tracciato delle corse con qualsiasi macchina, tanto che a Vaduz, in occasione del SAR-weekend, staccò la Jaguar di Spychiger dal traino e si iscrisse con quel catorcio.
Ebbene, pare incredibile, ma vinse con estrema disinvoltura la sua categoria.



Novembre 1962, Silvio Moser partecipa e vince alla corsa in salita Vaduz-Triesenberg con la Jaguar da traino.





Volvo 122S

Volvo 122S, introdotta nel 1958, era la versione sportiva della 121. Montava il motore B16 con due carburatori che forniva 76cv.

Proprietario:

1961/1962 Silvio Moser (CH)



Preparazione corse:

Durante 1961 da Giorgio Bobone (CH)

Car information

  • Telaio: Sedan | Station Wagon 4 porte
  • Anno di costruzione: dal 1957
  • Freni: a tamburo idraulici e freni a disco sulle ruote anteriori per le versioni S
  • Passo: 2’590 mm
  • Carreggiata: 1’315 mm ant. / post.
  • Lunghezza: 4’395 mm
  • Larghezza: 1’620 mm
  • Pneumatici : 6,00/6,50 x 16
  • Cerchi: Dunlop a raggi da 16"
  • Lunghezza: 4’034 mm
  • Larghezza: 1’720 mm
  • Altezza: 973 mm
  • Peso: ca. 1089 kg
  • Colore: Nero

Motore

  • Motore: dal 1961 motore B18
  • Trasmissione: a 3/4 marce e retromarcia
  • Cilindri: 4 cilindri, interno linea, valvole in testa, 84.14 x 80 mm - 1778 cm³
  • Alimentazione: Due carb. SU HS6
  • Potenza: 90 CV a 5.000 giri

Corse disputate

Storia

  • Mario Tadini / Franco Cortese I - 1000 Miglia
  • Ivo Badaracco CH - 3° allo SwissGP del Bremgarten (BE) - +1600 cm³
  • Silvio Moser CH - sua prima vettura da corsa

1961

  • Slalom Arosa CH

    #35 Turismo di serie - slalom su ghiaccio - 5° di categoria

  • Mont Ventoux F

    # Turismo - corsa in salita - 1° di categoria

  • Aosta-Pila I

    #180 GT 1300-2500 cc. - corsa in salita - 3° di categoria

  • Coupe de Paris, Montlhéry F

    # Turismo di serie - circuito - 2° di categoria

  • Slalom Payerne CH

    # Turismo di serie - slalom - 2° di categoria

1962

  • Rally CAP-SAR CH

    #2 Turismo di serie - rally - 1° assoluto con Gian Paolo Foletti

Arosa, Slalom sulla neve

Sunday January 29 1961 - 5° di categoria turismo di serie, Switzerland

Rally CAP-SAR – Cantone Ticino

Sunday November 24 1962 - 1° assoluto con Pablo Foletti quale navigatore, Switzerland

Rally CAP-SAR – Cantone Ticino

Sunday November 24 1962 - 1° assoluto con Pablo Foletti quale navigatore, Switzerland

Coupe de Paris, Montlhéry

Sunday September 24 1961 - circuito Montlhéry, France



Estratto da l’Eco dello sport del 1974

di Gian Paolo Foletti

Silvio possedeva anche una Volvo 122 S che ben presto venne modificata a dovere per poter correre con una certa dose di competitività. Una vettura Turismo a quei tempi non richiedeva le sofisticate cure che si apportano oggi alle automobili della stessa categoria. Pochi ritocchi, poche limate e la macchina era ormai a posto per la competizione e per circolare normalmente su strada. Con quella macchina Silvio Moser si divertì un mondo e si impose in alcune competizioni: al Mont Ventoux e alla «Coupe de Paris» di Montlhéry. Era così giunto alla sua quarta vittoria in sei gare, delle quali due con la Jaguar e due con la Volvo. A Montlhéry si sentiva ormai tanto a suo agio che il pubblico delle tribune gli ave-va tributato molti applausi per le sue mirabolanti e perfette acrobazie attorno alle «chicane». Tutto insomma andava per il meglio e il piccolo pilota ticinese stava facendosi le ossa con la dovuta esperienza su molti tracciati.



July 16 1961, corsa in salita Aosta-Pila, Italia.



Giorgio Bobone per Silvio Moser

racconto di Giorgio Bobone

Arriva l’inverno e la nostra preparazione di guida non è delle migliori. Durante l’estate il nostro allenamento era-no i tre classici passi alpini, percorsi a tutta birra e in gruppo, oppure qualche giro sulla pista di Monza.
Per potersi cimentare con neve e ghiaccio l’unica possibilità è l’aeroporto di Agno (naturalmente senza chiedere l’autorizzazione). Con quest’allenamento andiamo a Davos sul lago ghiacciato e Silvio, con la sua Volvo equipaggiata con gomme speciali super chiodate, stacca ancora una volta il miglior tempo.



July 16 1961, corsa in salita Aosta-Pila, Italia.



Con diversi amici andiamo a Montlhéry a seguire un corso di pilotaggio per staccare la licenza nazionale di pilota –tra questi anche Silvio con il Jaguarone, che avrà l’onore di ricevere i complimenti quale migliore allievo.
Siamo tutti coinvolti nel desiderio di partecipare a delle manifestazioni motoristiche e, al «Galleria», non si fa altro che discutere e progettare quanto si potrà fare in futuro, poiché le finanze sono all’osso.



1961, SQUADRA MOBO (iniziali dei cognomi di Silvio e Giorgio) : la Volvo 122S rossa di Giorgio Bobone.



Inizio a preparare le Volvo, la mia 122 S (rossa) e quella di Silvio la 123 GT (nera), con queste due auto andiamo a diverse corse in salita e, l’idea di Silvio, è di partecipare a Montlhéry alle Coupes de Paris. Con tanta voglia di gareggiare ci trasferiamo su questo circuito, non sapendo bene cosa potrà accadere.
Io, con la 122 S in categoria stradale, Silvio con la 123 GT in quella speciale. Un particolare essenziale è che le due auto sono preparate da me in qualità di meccanico d’auto, con accorgimenti particolari che i diversi commissari tecnici non hanno mai rilevato nelle solite verifiche alle gare. Per evitare spese eccessive, abbiamo deciso di alloggiare in una tenda doppia – notte molto difficoltosa a causa di un violento temporale – e, il giorno seguente, ci prepariamo per le qualifiche.
Tutto bene, salvo qualche problema ai freni e poi la gara. Risultati: Silvio primo nella sua categoria e io pure primo nella mia, mettendo i rivali su Peugeot France nelle retrovie. Torniamo a casa con le due auto senza freni a pedale, servendoci del solo freno a mano. Dopo questa esperienza facciamo ancora qualche gara in Svizzera per prepararci per l’anno seguente.