La Brabham BT36 era un auto monoposto da Formula 2 del 1971 progettata da Ron Tauranac. La BT36 era l'evoluzione del design BT30 modificata in base ai nuovi regolamenti.
Primo proprietario:
1971 Silvio Moser (CH)
Ulteriori proprietari:
1972 Hans Obrist (CH)
Michel Salvi (F)
1978 Jacky Dalloz (CH)
J. Plante (F)
1988 Alain Filhol (F) - restauro di Simon Hadfield (GB)
1992 Ermanno Ronchi (I)
Andy Newall (GB) - ricostruita con un nuovo telaio Sid Hoole
2003 James Murray (GB) - 2006 ricostruita con il telaio originale
2008 Josef 'Sepp' Mayer (D)
Sunday October 10 1971 - Circuito di Vallelunga, Italy
Rome GP - F2
Sunday October 10 1971 - Circuito di Vallelunga, Italy
Rome GP - F2
Sunday October 10 1971 - Circuito di Vallelunga, Italy
IV Preis von Baden-Württemberg und Hessen - F2
Sunday October 3 1971 - Hockenheimring, Germany
X Gran Premio Città di Imola
Saturday July 25 1971 - Autodromo Dino Ferrari Imola, Italy
X Gran Premio Città di Imola
Saturday July 25 1971 - Autodromo Dino Ferrari Imola, Italy
La Brabham BT36 F2
Beat Schenker racconta la stagione di F2.
Ero convinto che Silvio avesse ordinato una nuova Brabham BT36 ma il tempo passava e non accadeva nulla.
Solitamente ciò significava che mancavano i soldi ma, questa volta, il problema sta nel fatto che la Brabham non è in grado di consegnare la macchina.
Iniziamo la stagione con la vecchia Brabham BT30-17 che mi riprendo in Inghilterra.
1971 luglio 25, Imola, Silvio Moser in azione.
Imola, 25 luglio.
Ogni due o tre giorni devo telefonare a Lugano finché mi si ordina di recarmi alla Brabham da Ron Tauranac che mi consegna una BR36 nuova di zecca: quel-le che attendiamo dall’inizio di stagione!
Ma ci sono volute due settimane d’attesa finché fosse pronto anche il motore!
Di nuovo a Lugano, qualche adattamento, verniciatura della nuova macchina e il 24 luglio siamo in Italia per disputare il X Gran Premio della Città di Imola.
Gran Premio Città di Imola F2.
Iniziamo la prima prova con le slick e Silvio è sesto. Ma poi arriva il tecnico della Firestone il quale, anche se tutti gli altri le stanno usando, minacciando di non fornirle più per il resto della stagione, ci intima di toglierle e montare gli pneumatici di vecchio tipo. La Firestone che non aveva sufficienti pneumatici slick per i top team, ci disse che quelli profilati erano migliori. Allora giocoforza comprare un set nuovo, scolpito e via per la seconda sessione di prove. Silvio compie il giro di lancio e parte per fare il tempo ma non supera la prima curva, quella della Tosa, e vola fuori con uno pneumatico afflosciato.
Il danno sembra minimo ma, quando tolgo la carrozzeria, mi accorgo che il telaio è «svirgolato».
Poi, esaminando con attenzione il materiale danneggiato, noto dei segni su quello pneumatico che si era staccato dal cerchione. Segni che potevano essere stati causati solo dalle leve per il suo montaggio, come poi ammesso dai tecnici della Firestone che mi hanno dato un altro pneumatico nuovo. Ma i costi di riparazione subiti per colpa loro li abbiamo pagati noi!
1971 luglio 25, Imola, conseguenze del ditacco dello pneumatico.
Albi, 26 settembre.
Finalmente, messi insieme i soldi per ritornare alle corse di F2, Silvio si accorda con Ron Tauranac, lasciando a lui decidere se riparare il telaio o sostituirlo con uno nuovo, il che, per evitare troppe perdite di tempo è la decisione finale. Possiamo quindi riprendere a girovagare per l’Europa per le ultime gare della formula 2. Dopo un viaggio in compagnia del cugino di Moser, Luciano Arnold, arrivo con l’Hanomag che non ha perso il vizio di surriscaldarsi, ad Albi, lontano, molto lontano da noi nel sud della Francia. Non bastano i problemi con il camion e ci si mette anche la BT36 che ripropone il problema verificatosi a Monza: è tanto complesso che nemmeno quei due grandi motoristi che sono i fratelli Pedrazzani della Novamotor, riescono a venirne a capo. E così Silvio non può qualificarsi e noi torniamo a casa alla terribile media di 50-60 km/h. Ci fermiamo dai Pedrazzani a Novara perché abbiano a resuscitare questo maledetto motore. Neppure il tempo per fare ordine nel camion che chiamano per dirmi che hanno trovato la soluzione ma nonostante le mie insistenze non vogliono dirmi di cosa si trattasse e non lo saprò mai.
Nel finale di stagione sembrerebbe dissolta la nostra nuvoletta nera che ci ha accompagnato per tutto l’anno e le ultime tre corse si svolgono senza problemi.
Hockenheim, 3 ottobre.
Il 3 ottobre siamo ancora una volta a Hockenheim per il Gran Premio del Baden Württemberg e questa volta Silvio si batte con i primi, in un gruppo di cinque o sei, compatti sfruttando il gioco delle scie. Ma uno dei corridori commette un errore nella prima chicane e Carlos Reutemann riesce a staccarsi da Dieter Que-ster e Wilson Fittipaldi che finiscono nell’ordine alle sue spalle. Silvio non è riuscito ad agganciarsi e si porta a casa una bella medaglia di cartone per un quarto posto conquistato senza particolari problemi.
1971 ottobre 3 - Gran Premio del Baden Württemberg a Hockenheim.
Vallelunga, 10 e 17 ottobre.
Dalla Germania scendiamo di nuovo a Vallelunga per le ultime due corse dell’anno.
Il 10 ottobre per il XXII Gran Premio di Roma, stranamente nessuna delle Brabham iscritte è veramente competitiva in questa prima corsa ma, considerando che gli pneumatici sono uguali per tutti, nessuno ne capisce il motivo. Silvio consegue un misero quattordicesimo rango…
Ci consoliamo con l’abbacchio al forno al Sette Vene in attesa del II Gran Premio Madunina della domenica seguente. Qui va tutto molto meglio ma non ne capiamo il motivo: temperatura e umidità diverse?
Un buon sesto assoluto per Silvio e un undicesimo per il compagno di Scuderia Fredy Link chiudono l’annata anche per il Jolly Club svizzero.
1971 GP Madunina F2, Vallelunga.
GP Madunina F2, Vallelunga.
Brabham BT36/11 le corse di Luciano Arnold
Luciano Arnold nel 2011 acquista e corre con la Brabham BT36 ex Silvio Moser.
Nel 2023 si aggiudica il campionato di auto storiche HSCC Historic Formula 2 Trophy.