La Brabham BT30 di Formula 2 faceva parte di una nuova serie di progetti per il 1969. Vendette bene ma soffrì di problemi di consegna, quindi lo stesso design fu ripreso nel 1970.
Primo proprietario:
1970 John Coombs Racing (GB)
per Jackie Stewart e Jack Brabham
Ulteriori proprietari:
1970 Mike Goth (USA)
1971 Silvio Moser (CH)
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sconosciuto
░
1996 Jay Galpin (USA)
Attuale proprietario:
Bob Baker (USA) - restauro con la livrea di Stewart
Car information
No. telaio: Brabham BT30 - F2 - 17
Anno di costruzione: 1969
Telaio: complex tubular space frame
Freni: a disco su 4 ruote 265 mm Girling
Passo: 2’337 mm
Carreggiata: 1’420 mm ant. 1’470 mm post.
Ruote cerchio ant. : 10“ x Ø 13”
Ruote cerchio post.: 13” x Ø 15“
Peso: ca. 450 kg
Colore: verde
Motore
Motore: Cosworth FVA 1.6L
Trasmissione: manuale Hewland FT200 a 5 marce
Cilindri: a quattro cilindri Ford da 1.594 cm³ montato longitudinalmente
Valvole: 4 valves / cylinder, DOHC
Accensione: Accensione elettronica Lucas
Alimentazione: Iniezione meccanica Lucas
Potenza: 235 CV / 175 kW a 10.000 giri/min
Corse disputate
1971
VI GP di Madrid, Jarama E
#37 Formula 2 circuito - 9° assoluto
XIX London Trophy, Crystal Palace GB
#20 Formula 2 circuito - 7° assoluto 1° batteria 1
I Gran Premio Madunina, Vallelunga I
#5 Formula 2 circuito - DNS crash in prova
XIII Gran Premio della Lotteria di Monza I
#12 Formula 2 circuito - DNQ problema accensione
XIX Grand Prix de Rouen F
#29 Formula 2 circuito - DNQ - DNF batteria 2 motore
Madrid GP - F2
Sunday May 16 1971 - Circuito de Jàrama, Spain
Madrid GP - F2
Sunday May 16 1971 - Circuito de Jàrama, Spain
Gran Premio della Lotteria - F2
Sunday June 20 1971 - Autodromo Nazionale Monza, Italy
London Trophy GP - F2
Monday May 31 1971 - Crystal Palace Circuit, London, GB
London Trophy GP - F2
Monday May 31 1971 - Crystal Palace Circuit, London, GB
London Trophy GP - F2
Monday May 31 1971 - Crystal Palace Circuit, London, GB
Corse con la Brabham BT30 F2
Beat Schenker racconta la stagione di F2.
Nell’attesa che ci venga consegnata la nuova Brabham BT36, prendo il treno per Colonia e vado a ritirare l’Hanomag guastatosi lo scorso anno che nel frattempo era stato riparato. Da lì proseguo per Anversa, dove è giunta via mare dalla Colombia la grande cassa con i ferri e i ricambi. Tanto grande che non ci sta nel pianale del camioncino e la devo caricare obliquamente, appoggiata ad una sponda. Giunto in Inghilterra mi riprendo la vecchia BT30-17 e devo posarla di traverso sopra la cassa: non male per un trasporto precario! Ripartito tremendamente lento per Lugano perché, ancora una volta, sono premiato dalla malasorte: il motore dell’Hanomag «rimesso a nuovo» inizia a surriscaldarsi e mi trascino a stento fino a casa.
1971 maggio 15, la Brabham BT30-17 sul Circuito di Jarama.
Madrid, 15 maggio.
Siamo quindi pronti per il GP di Madrid di F2 che si disputa il 15 maggio sul nuovo circuito di Jarama. Con il Jolly Club ho iscritto Moser, Dubler e Fredy Link, convinto di poter fare un’ottima figura di squadra.
Jarama – Sono arrivati! Silvio osserva perplesso Renzo e Beat che cercano
di scaricare la Brabham direttamente nel box, evitando il pantano.
Beat e Renzo Giorla hanno affrontato la lunga trasferta con il rimorchio a traino di un Ford Transit che ha rimpiazzato lo sfiatato camioncino e, tranne Fredy, che purtroppo non arriva, ci ritroviamo tutti ai box.
Renzo e Silvio sorridono: sempre meglio il 37 di un detestato 17!
Ma Beat è immusonito come suo solito.
Jürg non si qualifica ma per Silvio la corsa va abbastanza bene, finché nell’ultimo terzo della gara il motore inizia a perdere colpi sul rettifilo impedendogli un miglior risultato.
Così termina nono a un giro dal vincitore, un brasiliano di nome Fittipaldi il quale, oltre ad avere una nuovissima Lotus, sembra essere uno che va forte.
Jarama – Silvio Moser con la Brabham BT30 precede John Cannon con la March 712M.
Jarama - Jürg Dubler e Silvio Moser si accordano ai box per un test delle vetture.
Come suo solito Silvio decide senza chiedere il mio parere e, questa volta, si accorda con Dubler per fare un confronto tra le due macchine.
Il martedì dopo la corsa devo andare fino ad un villaggio lungo la Route 7 dal quale Dubler mi porta su di un piccolo circuito dove intende provare la nostra BT30. Io che però ricordo lo scherzetto che ci aveva fatto in Colombia, trovo una buona scusa per non fargliela guidare e lui deve accontentarsi di girare con la sua.
Sono sicuro che il nostro problema risieda solo nelle candele e così me ne sto zitto per non farglielo sapere.
Londra, 31 maggio.
Partiamo per l’Inghilterra, dove ci attende il circuito di Crystal Palace per affrontare le qualifiche del XIX London Trophy ridotte, in barba al decantato fair play inglese, a soli quarantacinque minuti per mettere in difficoltà quelli che arrivano qua per la prima volta.
1971 maggio 31 - Silvio Moser precede tutti nella sua batteria.
1971 maggio 31 - Silvio in azione sul circuito di Crystal Palace.
Troppo poco tempo per testare la macchina, verificare se i rapporti al cambio siano indovinati e, specialmente, trovare il giusto assetto per questo circuito che proprio piano non è. Ma, anche se non riusciamo a regolarla, la macchina va bene. Nonsolo Silvio si qualifica ma, nonostante le spanciate provocate dagli avallamenti della pista, vince addirittura la sua batteria. A fare le spese dei violenti sfregamenti sul fondo stradale è il punto più basso della macchina, il volano che vi lascia i denti...
1971 maggio 31 - Silvio aiutato ad avviare la macchina a spinta beccandosi una penalità.
Così che, alla partenza della finale, Silvio non riesce a mettere in moto e dobbiamo avviare la macchina a spinta beccandoci una penalità. Non riusciamo a informare Moser che, non riuscendo ad acchiappare Carlos Reutemann, bada solo a mantenere la sua posizione senza sapere che deve distaccare la Lotus di Gerry Birrel che lo segue da vicino. All’arrivo scatta la sanzione e Silvio, retrocesso di una posizione, finisce settimo a un giro da Emerson Fittipaldi.
1971 maggio 31, London Thropy al Crystal Palace Circuit.
Vallelunga, 13 giugno.
Attraversata tutta l’Europa fino a Roma portando con noi l’affezionata civetta del malaugurio, il 13 giugno iniziamo le prove del I GP Madunina sul circuito di Vallelunga. Va tutto a meraviglia fintanto che Silvio raggiunge un gruppo più lento e si accinge a sorpassare tutti quanti. Uno scriteriato che gli specchietti retrovisori neppure sa a che servano, salta fuori all’improvviso dal gruppetto. Moser per evitarlo si butta nel prato e va a baciare un guardavia troppo vicino alla pista. Sospensione rotta, nessun pezzo disponibile fra tutte le squadre presenti e dobbiamo rientrare a Lugano, pur con un ottimo tempo di qualifica e ancora tre prove a disposizione per migliorarlo.
1971 giugno 13 - F2 a Vallelunga Silvio Moser con Jürg Dubler e Fredy Link.
Monza, 20 giugno.
Sette giorni dopo siamo a Monza, dove ci attende una doppia fregatura. Dapprima il motore non gira per un evidente problema dell’accensione che riusciamo a risolvere montando uno spinterogeno tolto da un normale motore Ford, ma la perdita di potenza è troppo grande perché ci si possa qualificare. L’altra novità è la comparsa dei primi pneumatici slick che la Firestone, naturalmente dietro pagamento, mette a disposizione dei piloti. Quelli che conoscono bene Imola, dove si correrà a fine luglio, sono certi che saranno perfetti per quella pista. Va proprio sempre tutto «bene» e rientriamo un’altra volta a casa con un pugno di mosche! Il guaio è che non si capisce più nulla: una volta rimontato il suo spinterogeno il motore ha ripreso improvvisamente a funzionare normalmente...
1971 giugno 20 - Gran Premio della Lotteria di Monza.
Rouen, 27 giugno.
La prossima tappa è il XIX Grand Prix de Rouen, in Francia. Le prove vanno abbastanza bene e si qualifica per le batterie. Anche all’inizio della corsa Silvio è in buona posizione per accedere alla finale, quando rientra al box e si lamenta per delle vibrazioni. Sembra tutto in ordine e così riparte, per fermarsi al tredicesimo giro lungo il circuito. Mi dice poi che, se avesse continuato, avrebbe arrischiato la rottura del motore.
E così mi manda con la BT30 a Northampton, dove ha sede la Cosworth, con l’ordine di restarci per accelerare la riparazione del motore. È l’albero motore che, forse in seguito ai fatti di Crystal Palace, stava per rompersi.